Ho chiamato cosí la stazione trasmittente che sento nella testa durante il giorno.
Mi bombarda con frasi fatte, osservazioni maliziose ed ironiche, verso tutti, scene di ipotetiche ingiustizie o drammi ai miei danni, con relative operazioni di riscossa e vendetta, brutture varie, scene di violenza, e cosí via.
É, insomma, quello che invade la mia mente e le mie emozioni quando non sono in uno stato elevato di coscienza.per prenderne le distanze.
Come dicono i simpatici amici del PIN (Partito Italia Nuova), “la mente mente”; senza timore di smentite, aggiungerei che inoltre essa calunnia, si auto incensa, sparge timori, rimesta dolori, ravviva odii.
Mi sento perció non solo autorizzato ma in dovere di prendere le distanze da tutti i contenuti che mi propina.
Uso, per stimolare in me degli attimi di risveglio, un principio:
se il pensiero che mi é sopraggiunto non l’avevo autorizzato o cercato intenzionalmente subito prima, allora non é mio.
Cosí, alla fine della giornata, potrei fare la constatazione desolante che ho avuto migliaia di pensieri, e nessuno era mio!
É un buon punto d’inizio!
Radio Bugia non smette mai di trasmettere, ma noi possiamo smettere di darle ascolto.
Possiamo reclamare il diritto di avere la mente sgombra e disponibile per quello che davvero ci serve, e smettere di subire le tristi conseguenze della costante invasione della nostra mente da parte di pensieri ed emozioni di provenienza ignota.